Di Salvatore Versienti
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Ho parlato di Scrum MasDev in questo articolo. Mi sono chiesto: Si può essere contemporaneamente Scrum Master e Developer all’interno dello stesso Scrum Team? Se hai voglia, fammi sapere la tua opinione.
Oggi vorrei condividere con te delle riflessioni che nascono da queste due domande:
Quali sono le condizioni che permettono di sperimentare il ruolo di Scrum MasDev?
Quali sono le sfide che uno Scrum MasDev deve affrontare per raggiungere i suoi obiettivi?
Per la prima domanda, in breve, ti direi che servono libertà e responsabilità.
Per la seconda, stando alla mia piccola esperienza, ti direi:
– gestire il conflitto d’interessi tra i due ruoli
– gestire il tempo per portare avanti le attività da Scrum Master e da Developer
– facilitare gli eventi cercando di essere neutrale ma dovendo anche dare il proprio contributo tecnico lavorare con team remoti
Prima di esplorare le risposte a queste domande, vorrei dirti che credo che queste riflessioni possano valere anche per altri “ruoli estremi”, al di là del contesto lavorativo e della specifica area di competenza.
Libertà e responsabilità
La libertà e la responsabilità sono fondamentali per la crescita personale e professionale, in ogni ambito, non solo nello sviluppo del software.
Per esprimere pienamente se stessi credo che uno dei requisiti fondamentali sia la libertà, dalla quale dipende la responsabilità. Sono responsabile se sono libero. Sono libero di prendere decisioni, libero di sbagliare e libero di rimettermi in gioco. Quando l’ambiente di lavoro, il team, il progetto, è impostato in modo tale da permettere di essere liberi e responsabili, nei limiti delle proprie competenze, permette anche di mettersi in gioco e di provare a superare i propri limiti. Non c’è una destinazione o uno stato finale nel quale ci si può trovare per essere pienamente soddisfatti e poter dire di aver finito il cammino. Io vedo sempre davanti a me una strada da percorrere e la speranza che si potrà sempre migliorare la propria condizione presente per essere migliore di ieri.
Intravedo chiaramente un requisito indispensabile: la trasparenza. È assolutamente necessario essere trasparenti su quali siano le competenze e i doveri da adempiere in modo tale che l’esplorazione non finisca per calpestare altre persone e quindi creare conflitti. Per fare un esempio, se svolgo il ruolo di Scrum Master è chiaro che non posso prendere decisioni che spetterebbero al PO. Bisogna stabilire bene i limiti entro i quali è possibile essere liberi e responsabili.
In questo modo sento di poter esplorare il ruolo di Scrum MasDev e sono abbastanza sicuro che queste stesse condizioni possono valere anche per altri profili “estremi” e altre realtà diverse da quelle dello sviluppo del software.
Gestire il conflitto d’interessi
Essere Scrum MasDev richiede un equilibrio tra sviluppo e supporto al team, come un funambolo che gestisce un conflitto d’interessi.
Questa è senza ombra di dubbio la prima sfida da superare. Lo Scrum MasDev ricopre entrambi i ruoli. Come Dev potrebbe essere tentato di concentrarsi maggiormente sulle proprie attività di sviluppo piuttosto che sul supporto al team. Come Scrum Master potrebbe essere tentato di influenzare le decisioni del team in modo che siano più favorevoli alle proprie attività di sviluppo. Credo che sia naturale vivere questo conflitto e non ci ho ancora fatto l’abitudine. In estremo, potrebbe addirittura compromettere l’efficacia del team e influire negativamente sulla qualità e sulla velocità del lavoro. In qualche Sprint lo Scrum MasDev potrebbe essere attratto maggiormente da attività di sviluppo e potrebbe trascurare il team, in altri Sprint potrebbe essere attratto maggiormente dalla cura e il benessere del team e potrebbe trascurare lo sviluppo.
Io provo a restare in equilibrio come un funambolo. L’esperienza che sto facendo mi sta insegnando che non potrò mai giungere ad una configurazione di team tale da non avere più questo conflitto. Nel momento in cui scrivo questo articolo sto cercando di trovare il modo di minimizzare gli effetti negativi di questo conflitto d’interessi.
Organizzare il tempo
Essere Scrum MasDev richiede un bilanciamento tra sviluppo individuale, cura del team e gestione del tempo, come un giocoliere con più palline.
L’esperienza da Scrum MasDev mi mette davanti ad una nuova sfida ogni giorno. Dal punto di vista tecnico, come Scrum Master mi sento chiamato ad approfondire sempre meglio la mia conoscenza di Scrum e in generale di Agile, come Dev vivo la sfida di stare al passo con la tecnologia in continua evoluzione.
Organizzare il tempo per poter sviluppare senza mettere a rischio gli obiettivi dello sviluppo e allo stesso tempo curare il team come se fosse un giardino di fiori è una sfida che richiede un’ottima organizzazione del tempo. Non si può improvvisare. Bisogna innanzitutto individuare degli slot per lo sviluppo che siano abbastanza grandi per consentire il focus su un task e non troppo grandi per evitare di sparire dal team per troppo tempo. Dall’altra parte della medaglia c’è la necessità di avere sempre le orecchie e gli occhi sul team per individuare problemi e stare sempre in ascolto attivo. Se gli slot per lo sviluppo sono troppo lunghi c’è il rischio di perdere eventuali segnali d’aiuto da parte del team o di alcuni dei membri. Se ci sono troppi slot di sviluppo c’è il rischio di non poter guidare il team verso la sua massima efficacia. Non c’è un algoritmo da applicare per svolgere il ruolo di Scrum MasDev per superare questa sfida. Scrum ci aiuta a ridurre la complessità con i suoi eventi ricorrenti, sempre allo stesso luogo e sempre allo stesso posto.
Per parlare di questo problema di gestione del tempo ho in mente un giocoliere con tre palline. Una pallina rappresenta le attività di sviluppo, una pallina le attività da Scrum Master verso il team e un’altra pallina le attività da Scrum Master verso il PO. Ogni pallina non può rimanere per aria più tempo di quello che serve al giocoliere per evitare di farla cadere per terra. Quando una delle attività dello Scrum MasDev dura più a lungo del limite naturale consentito dal tipo di attività c’è il rischio di far cadere la pallina per terra, quindi causare problemi a tutto il team. Inoltre, potrebbe esserci un’altra pallina per le attività da Scrum Master nei confronti dell’organizzazione. Continuerò ad esercitare le mie abilità da giocoliere ma non so ancora fra quanto tempo riuscirò a non far cadere una o più palline per terra.
Riflessioni finali
Ti lascio con un pensiero che mi ha guidato durante la scrittura di questa prima parte. Sono fortemente convinto che esista sempre un buon motivo per sperare che il lavoro si evolverà a tal punto che non saremo più suoi schiavi ma che il lavoro sarà davvero uno strumento nelle nostre mani e ci permetterà di esprimere pienamente la nostra libertà, con la consapevolezza che grazie ad esso possiamo già costruire quel mondo migliore che tanti sperano. In fin dei conti, il lavoro riempie gran parte del nostro tempo, non è qualcosa di slegato dalla “vita privata”.
Ho condiviso con te queste mie riflessioni e sono sicuro che un tuo feedback possa arricchire il mio punto di vista e dare a entrambi un valore aggiunto da un confronto costruttivo. Se hai il desiderio di contribuire a questa riflessione, scrivimi a salvatore.versienti@gmail.com.
Se hai nutrito interesse per questo contenuto, resta sintonizzato su questo blog per la seconda parte dell’articolo.
Continuiamo ad esplorare!